La Collezione Guggenheim di Venezia fa parte, insieme al Museo Solomon R. Guggenheim a New York e il Guggenheim Museum a Bilbao, del patrimonio culturale della Fondazione Solomon R. Guggenheim: l’istituzione è nata nel 1937 con lo scopo di “promuovere, incoraggiare, educare all’arte e illuminare il pubblico”.
Alla fine degli anni ’20 l’industriale americano Solomon Guggenheim comincia ad acquistare opere dei principali pittori dell’epoca per esporle nel suo appartamento privato. Dopo un’apprezzata mostra itinerante e con l’aiuto della curatrice artistica Hilla Rebay, Guggenheim istituisce una Fondazione a cui è concessa la gestione di uno o più musei.
Alla fine degli anni 30 la nipote di Solomon, Peggy, inaugura a sua volta la galleria d’arte londinese Guggenheim Jeune, seguendo le orme dello zio. Successivamente ella espone per la prima volta la propria collezione alla Biennale di Venezia del 1948, mostrando per la prima volta in Europa le opere dei principali artisti del momento (come Pollock o Rothko). L’anno successivo acquista Palazzo Venier dei Leoni, dove si trasferisce definitivamente con la sua collezione.
Nel 1976 Peggy Guggenheim cede la proprietà della sua collezione alla Fondazione Guggenheim a condizione che le opere rimangano a Venezia. Tre anni dopo, successivamente alla morte della celebre collezionista, la Fondazione diventa proprietaria del suo palazzo.
Una storia lunga quasi un secolo ma che mantiene sempre lo stesso obiettivo: promuovere l’arte e istruire il pubblico in tutto il mondo.
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